Fake news su Facebook, la rivolta dei dipendenti

Il giro di notizie false sui social network è un problema. Lo è perché quasi il 45 per cento degli adulti statunitensi, tanto per citare un paese, affermano di informarsi costantemente (se non unicamente) sul più grande social network del mondo. La maggior parte delle grandi società di informazione hanno norme più o meno restrittive in materia di controllo delle fonti. Fuori da questo universo protetto navigano una miriadi di siti che raccolgono contenuti nel web e lo ripropongono senza alcun genere di controllo. Aggregatori di disinformazione. Tuttavia se Mark Zuckerberg ha valutato folle l’idea che Facebook possa in qualche modo aver aiutato Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca attraverso la diffusione di notizie false, i dipendenti del gruppo hanno invece preso molto seriamente l’idea che la piattaforma abbia influenzato la campagna elettorale, tanto da dar vita ad una task force segreta per affrontare la questione. “Non è un’idea folle. Quello che è folle è che lui abbia minimizzato la questione dal momento che lui sa, e noi sappiamo, che le notizie false hanno percorso in modo selvaggio la nostra piattaforma durante tutta la campagna elettorale”, rivela una fonte interna a Buzzfeed. Al momento gli incontri sono segreti, in modo da consentire ai membri del gruppo di parlare liberamente, senza il timore di essere ripresi dalla dirigenza. Obiettivo? Redigere una lista di raccomandazioni da sottoporre ai vertici aziendali. Speriamo Mark li ascolti.